Pesca alle Maldive Marzo 2015
Primo gruppo durata del viaggio 10 giorni
REPORT 1^ VIAGGIO 10 giorni
Dei nostri clienti abituali viaggiano con noi per la quinta volta, uno zoccolo duro di 3 componenti più alcuni amici.
Gente dura, con un buon senso dell’acqua e ottimo spirito di osservazione. E devo dire che sono stato contento di avere avuto loro come ospiti per la prima crociera di quest’anno, perché, vista la situazione, si sono saputi adattare pur di ottenere un buon risultato. La situazione meteo e lunare non era favorevole, e la fatica si è fatta sentire. Pesci poco attivi e smaliziati ci han fatto dannare, ma ancora una volta la conoscenza degli spot e l’esperienza del capitano unita alla mia hanno fatto la differenza.
TOPWATER TROPICALE
Si è capito subito che non sarebbe stata una settimana facile, followers dappertutto ma pochi e svogliati attacchi. Mai come questa volta la scelta delle esche è stata fondamentale: piccole, affondanti e “vibranti”. Alcuni prototipi portati dai membri del gruppo hanno dato risultati insperati, jerk da 15 cm manovrati lenti poco sotto la superficie hanno portato a strike più numerosi che con tutto il resto. Grazie ad un po’ di intuito e tanta esperienza, siamo riusciti a portare a pozzetto numerosi GT tra i 20 ed i 40 chili.
JIGGING MALDIVE
Per riposare dalle fatiche del topwater, ci si buttava ogni giorno un po’ sul jigging. Solitamente, qualche squalo grigio ci agitava quasi ogni sessione di calate su uno spot. Stavolta, però, i grigiastri sembravano scomparsi, e così siamo dovuti scendere a 150 e più metri per trovarci in canna qualche bella cernia.Sappiate, però, che per jiggare a quelle profondità ci vogliono attrezzatura, muscoli, schiena e una discreta dose di tigna, che non ci manca.
BOLENTINO
Nemmeno la notte è stata utile per riposare le membra. Il primo giorno, alla prima calata dopo cena, una bella testa di bonito ci è sparita in bocca ad un nutrice da oltre 100 kg. Combattimento serrato e in 15 minuti scarsi era su; foto e rilascio, si ricala. Una delle sere successive, le frizioni cantavano come un’orchestra, ma stavolta non erano nutrice, erano velocissimi e fortissimi squali grigi. La taglia non era enorme, ma i combattimenti al cardiopalma, con la paura di finire ogni momento nel corallo, han tenuto sveglio il gruppo fino alle prime luci dell’alba.
CONSIDERAZIONI SULLA PESCATA
Tutto sommato un buon viaggio, la barca è sempre più apprezzata dai clienti per la stabilità e la sicurezza anche con mare formato.
Questo ci ha permesso di sfruttare ogni giorno al massimo, senza dover ripiegare in porto appena c’era un’onda un po’ più alta.
Gruppo ottimo, bravi lanciatori e con una voglia di pescare che non finiva mai!
La situazione meteo e lunare non era favorevole, e la fatica si è fatta sentire.
Pesci poco attivi e smaliziati ci han fatto dannare, ma ancora una volta la conoscenza degli spot e l’esperienza del capitano e della guida han fatto la differenza.
Manovrare bene esche relativamente piccole è stata la soluzione vincente, e siamo riusciti a portare a pozzetto bei GT tra i 20 e i 40+ chili.
Jigging capitolo a parte, le profondità a cui siamo riusciti a stanare le grosse cernie sono quasi inenarrabili, parliamo di 170 e più metri, quindi il perfetto mix di attrezzatura, tecnica e costanza dei pescatori han coronato ore e ore di pesca.
La notte ha portato parecchi squali, fino a 100 kg e oltre, ma le fughe velocissime dei grigi ci han fatto bruciare mani e frizioni al limite del sopportabile.