Pesca alle Maldive Aprile 2015
Secondo gruppo durata del viaggio 10 giorni
REPORT 2^ VIAGGIO 10 giorni
Devo ammettere che, vista la fatica del primo viaggio, ho passato il giorno di pausa in porto a Male a riflettere sull’approccio migliore per il gruppo che stava per arrivare: 4 baldi giovani, pieni di forze ma alla prima esperienza tropicale.
Quanto dureranno a popperare sotto il sole a picco? Sapranno sopportare ore di traina pur di combattere un rostrato? E il vertical, li lascerà già il primo giorno con le spalle doloranti per il resto della vacanza?
Domande senza risposta, per ora, domani è un altro giorno, si vedrà.
ARRIVO
Ore 8. Sono in aeroporto in attesa dei primi due, che arrivano con metà dei bagagli.
Maledetta tempesta di sabbia! Ritardi e problemi coi bagagli ci fanno rimanere nei pressi dell’isola principale fino al pomeriggio.
Ci divertiamo a light game con pesci dai mille colori che popolano i coralli lì attorno.
TRAINA TRA GLI ATOLLI MALDIVIANI
Secondo giorno, all’alba si inizia una trainata che porta da subito i primi frutti, sotto forma di un grosso wahoo che Nicolò svanga in scioltezza. E uno!
Proseguiamo col solito Idromagnum che a fine vacanza avrà perso tutto il suo colore originale, a forza di strike continui soprattutto di pinnuti coi denti taglienti che ci fan divertire. Ormai tutti capiscono dal suono del mulinello che si tratta di wahoo. Davide aggancia e porta a pozzetto il più grosso, oltre 16kg di meraviglioso wahoo, grasso e in forze.
Durante un pomeriggio un po’ statico, finalmente incrociamo il primo branco di sailfish. Strike multipli e altrettante slamature mettono la frenesia al gruppo, finchè grazie anche ad uno stop della barca, Davide incanna il suo primo sailfish e inizia la festa! Salti, piroette e fughe si susseguono finchè alla fine riusciamo ad issarlo in barca: è grosso, supera i 60 kg, un ottima foto trofeo per il gruppo e subito il rilascio per vederlo ripartire con tutta calma verso i suoi abissi. Il giorno successivo, la richiesta è stata unanime: trainiamo tutto il giorno. Mai scelta fu più giusta : oltre 20 strike di sailfish, dalle 11 di mattina fino alle 18. Ormai in traina c’era ogni tipo di canna e di esca, ma gli octopus han dato ancora soddisfazioni, con un altro bel pesce fotografato e rilasciato prima di sera.
VERTICAL JIGGING
Non è semplice jiggare a grande profondità, così optiamo per un paio di prove a slow jig in acque medio basse. I risultati non sono eclatanti, ma la pratica è fondamentale e queste prime calate danno il tempo di capire i movimenti senza stancarsi troppo. E comunque, qualche cernia colorata è venuta su. Appena ci spostiamo su fondali più importanti, ancora una volta il jigging lento con artificiali corti e panciuti, le classiche saponette, vince su tutto, con strike multipli di pesci di tutte le taglie. Ma ancora ci manca il big. E ci pensa Teo, che aggancia un bello squalo grigio e riesce a tenerlo senza lasciargli il tempo di tagliare l’assist hook! Bravo Teo, un punto per te! Nicolò, subito dopo, ne attacca un altro che lo costringe a seguirlo nelle sue fughe sotto la barca, e purtroppo alla fine riesce a tagliare e ci saluta. Ciao ciao, stavolta ha vinto il mare!
POPPING
Il popping medio leggero anche qui l’ha fatta da padrone, esche manovrate piano e a ritmo erano l’unica scelta possibile per avere gli attacchi più belli. Il più “slow” di tutti era Davide, che con il suo walking the dog ha avuto ragione del più bel GT della settimana, e ha slamato anche il suo BIG ONE! Peccato,ma…è la condanna delle Maldive…perso un pesce, non ti levi più da dosso la voglia di tornare, perché la prossima volta, lo sai, LO PRENDERAI! Vero Davide?
BOLENTINO
Sopresa delle sorprese, cambia il vento e arrivano i filtratori, e allora cosa di meglio per i due siluristi del gruppo, Teo e Nicolò, di passare le notti alla ricerca delle razze, che quando partono sembra di tirare su dei materassi? Beh ragazzi, grazie per le grasse risate che mi sono fatto vedendovi impegnati a tirare come i forsennati le grosse creature dell’oceano indiano!
CONSIDERAZIONI FINALI SULLA VACANZA
La buona riuscita di un viaggio è basata su tante cose, l’organizzazione, le attrezzature, la barca, la crew, la guida e soprattutto sulla buona compagnia.
Stavolta devo dire che i partecipanti, pur non conoscendosi, si sono integrati perfettamente, e per questo devo fare i complimenti a tutti, la collaborazione e la pazienza non sono doti facili da trovare, ma voi siete stati fantastici e non vedo l’ora di riavervi a bordo!
Un plauso particolare a Yuri, che nonostante il braccio ancora in riabilitazione è riuscito a svangare i suoi primi pesci del grande Oceano Indiano!