
Spedizione Giugno 2014
Vacanza di pesca in Canada
Frankfurt 28-6-2014
Non avrei mai potuto sognare un posto più bello.
Acque chiare, isole e secche incontabili, passaggi che nascondono baie riparate.
Un posto dove i lucci nuotano a fianco al motore attratti da vibrazioni estranee e seguono gli artificiali a gruppi di tre .
Tante sono le cose scontate o originali potrei scrivere sul Great Slave Lake ma al momento ne ho solo una in mente: e’ un luogo impossibile da descrivere e difficile da assimilare anche per coloro che ci sono stati ed hanno cercato di farne parte almeno per qualche giorno. L’ ultimo viaggio mi ha aperto ad ulteriori riflessioni sui lucci sui loro movimenti e sui loro capricci. Pesci magici che attaccano con violenza e ti guardano con dolcezza, predatori formidabili che sfoderano ogni giorno preferenze, vizi e capricci, troppo spesso tanto simili ai nostri. Agiscono e pensano in gruppo ma mostrano spiccate individualità e talvolta il loro genio artistico rimane impresso nella memoria dei pescatori.
Durante le giornate di pesca, i pesci, ci hanno regalato tanti episodi unici, molti dei quali ho già dimenticato ed alcuni che ancora rivivo, ma uno, anche per colpa delle volte che lo racconterò, potrei non riuscire a dimenticarlo. Mai.
Durante il penultimo giorno di pesca ci dirigiamo in una zona che racchiude 3 baie formate da altrettanti affluenti: stiamo filmando una puntata tecnica sul catch and release e sul combattimento dei lucci ma le digressioni vengono smorzate e soffocate troppo spesso da lucci di buona taglia che salgono in barca a ripetizione. Il vento soffia contro la foce, ci sono acque trasparenti e sole con riflesso a nostro favore. Dopo un paio di ancoraggi convulsi, salpiamo l ancora e driftiamo verso il canneto: più ci avviciniamo più gli attacchi aumentano di frequenza, poi driftando dentro il canneto in crescita ci si presenta di fronte l’ improbabile: un branco di una ventina di lucci nuota verso di noi in simbiosi, tutti nella stessa direzione, con lo stesso intento e movenza, passandoci con tutta calma sotto barca ne’incuriositi ne’ spaventati. Estranei alla nostra presenza, guidati all’unisono da madre natura come un direttore d’orchestra dirige i suoi musicisti.
Mi siedo sorrido, gioisco e smetto di lanciare. La natura mi ha mostrato uno dei suoi aspetti più intimi, pescarci sarebbe solo voler per forza stuprare una magia millenaria.
Ad oggi un posto così ancora esiste: il mio unico desiderio e’ che anche i miei figli, un giorno, possano esserne spettatori.
Grazie
STEFANO VALLONGO
Impressioni scritte a Francoforte durante lo scalo di ritorno dal viaggio
SERGIO CIARROCCA
orario di lavoro Canada 2014 :
ore 7,oo colazione, ore 8,oo in barca, 15 min di navigazione, ore 8,15 eccolo ! ce l’ho !! minchia che ciavatta ! guarda che capoccia !!! arrrivaaaa !!! Roby me so n’trecciato col tuo abbassa la canna !!! metrone in arrivoooo ….ore 8,50 eccolo ! pure io ! leva la canna ce l’ho ! (tripletta nella barca veneta !) … Tiffany levate co sta mosca de merda !!! Fabio slamalo in acqua ce ne stanno già 3 in barca …. Francèèèè zumma sul propeller quello ha attaccato 4 volte !!! Sergio a sta baia quà sò tutti 90ntelli cerchiamo i grossi !!
Mariooo ce l’hai dietroooo … Sbammm 115 !!!! Roby lo guadino io … in the net 110 , aspettate ce l’ho pure io … vai Yury sbattilo nel guadino , sbammm 105 !!!…. 2 pesci stesso guadino ….. occhi sbarrati …….. cantilena corale fino alle 22:30 poi finalmente … cena …. a mezzanotte : chi esce con noi ? (sempre i veneti ) x 7 giorni !
RIFLESSIONI DEGLI ALTRI PARTECIPANTI ALLA SPEDIZIONE
MATTEO
“Prima di tutto, c’è stata la pesca che un giorno ti ha preso dentro e ti ha rapito per sempre. Poi ci sono state le belle giornate di pesca, quelle da ricordare e raccontare. Poi c’è stato il pesce della vita, quello che ti ha segnato dentro e starà con te all’infinito, in attesa del prossimo. E poi…. Beh poi ad un certo punto arrivi al Grande Lago degli Schiavi e tutto cambia, per sempre.
YURI
Fin da bambino sognavo di andare a pescare i lucci nei laghi canadesi, è difficile descrivere a parole le emozioni che può darti un viaggio di pesca nel grande lago degli schiavi, un posto che come mi diceva qualcuno è totalmente diverso da quello che può aspettarsi l’ italiano medio sia come persona che come pescatore, un posto unico al mondo immersi in una natura selvaggia e a volte anche pericolosa circondati da castori, aquile e orsi …… a pescare quello che è il vero re delle acque dolci, il luccio….. con la pesca più divertente che uno spinner possa fare, il top water. Centinaia di attacchi e tantissimi grossi lucci portati in barca. Una quantità di pesce e una bellezza paesaggistica che un pescatore italiano non può davvero neanche immaginare.
LUCA M.
Si creano situazioni “da Canada”.
Sono esclusivo obiettivo i pesci di grossa taglia, ed è essenziale che l’esca stia in acqua il più possibile, per cui se qualcuno prende un bel pesce, il primo che finisce il recupero degli altri due lo aiuta nella fase di guadinata, ma poi sono affari di chi ha avuto il pesce in canna: se la slamatura è semplice, veloce foto e misurazione da parte di quello che ha preso un pesce grosso più di recente, mentre l’altro continua imperterrito a lanciare. Se però la slamatura è un po’ più complessa, in barca ci son due che lanciano e uno che impreca sporto verso l’acqua dove tenta di slamare il luccio che sta nel guadino. E impreca perchè sta perdendo tempo prezioso da destinare alla ricerca di un altro pesce grosso. In alcuni momenti sembra di stare in catena di montaggio.
LUCA
Ci sarebbe tanto e poco da dire del Canada, sicuramente da tornarci…solo il lago con la sua natura vale mille. Il pike fa il resto ….. lucci, un mare di pesce con la possibilità di provare tutte le tipologie di esche con dei attacchi degni di nota……….Ssssbbbaaammm a non finire !!!
Foto di Francesco Colantoni, Stefano Vallongo e Sergio Ciarrocca.